E’ la stessa cosa

Nell’aeroporto della città di Ascrito, alla biglietteria della compagnia aerea Vorflight, la signora Quintetti Flavia giunge con l’intenzione di acquistare un biglietto aereo, in vista dell’arrivo delle tanto agognate ferie.

E’ felice: finalmente visiterà Roma, sono anni che non esce da Ascrito e hinterland, ormai non ricorda più da quanto tempo il suo lavoro non le concede abbastanza tregua per prendersi una vacanza con la V maiuscola.

Vorflight è la compagnia di bandiera dello stato indipendente di San Crispino, di cui Ascrito è il capoluogo, e tra le tratte raggiunte compaiono entrambi gli aeroporti dell’Italiana capitale: Ciampino per chi preferisce atterrare ad un tiro dal ‘centro’ e Fiumicino per chi potrebbe desiderare di proseguire il suo viaggio altrove, magari facendo semplicemente scalo nell’aeroporto internazionale.

“Buongiorno signorina, vorrei prenotare un volo per le mie prossime ferie” annuncia sorridente la Quintetti all’addetta della biglietteria, tale Cristiana Tuttocuore, che – mentre cerca di accennare una risposta – ha un primo incontro ravvicinato con la furia chiacchiericcia della signora Flavia: “Sa, non ho mai visitato Roma, non sto nella pelle! Voglio veramente vivere comodamente tutta la vacanza, sin dalla prenotazione…”.

E’ chiaro, per l’addetta Tuttocuore, che la signora Quintetti sia una di quelle clienti che crede di trovarsi in un’agenzia di viaggi piuttosto che nella biglietteria di un aeroporto: esprime i suoi desideri e aspetta che l’impiegata allo sportello traduca il tutto in un biglietto aereo adatto alle sue esigenze. Clienti un po’ impegnativi, quelli come la Quintetti, ma non del tutto impossibili… basta solo essere incisivi e spicci nelle domande e nella richiesta delle informazioni, perché non ci sia largo spazio per dubbi e fraintendimenti.

“…ecco perché non ho prenotato via internet – sa, signorina? – come si dice? on line si perde la certezza di sapere quale sia il posto a noi assegnato o che passi specifici faremo durante tutta la fase dell’imbarco!” prosegue la Quintetti mentre Tuttocuore cerca di mantenere un spontaneo sorriso che non tradisca il capriccioso fastidio che sta iniziando ad emergere in lei, questa signora Quintetti non si è forse accorta che si sta accumulando la fila dietro lei e le sue chiacchiere?

“Destinazione Roma, andata e ritorno?”, cerca di arrivare al sodo Cristiana.

“E’ bene che me l’abbia chiesto, sa?… vorrei arrivare a Roma ma poi raggiungo un’amica a Porto Faglie, quindi il rientro lo prenoto dall’aeroporto della zona, ma non so quando mi libererò. Vorrei tenere tutte le possibilità aperte, ho preso l’aspettativa dal lavoro, ma io fingo di essere in ferie, quindi qui prenoto solo il volo per Roma!” conclude la Quintetti, tanto da illudere la Tuttocuore che si stia avvicinando la chiusura della trattativa.

“Mi ha detto che preferisce stare comoda, preferisce prenotare un volo per Ciampino, magari?” incalza Tuttocuore.

“Ohh, questi sono dettagli da addetti ai lavori, avrei prenotato il biglietto su internet se avessi voluto badarci tanto attentamente” si infervora la Quintetti mentre la signorina Cristiana arrossisce, pur ingiustamente, così ben rimproverata dalla cliente pagante, che continua “insomma, pago un sovrapprezzo perché siate voi a spignattare dietro tutti quei pulsanti e quelle cosette da spuntare!”.

Tuttocuore constata quanto la signora Quintetti sia una cliente più complessa del previsto, la fila inizia a pressare da dietro. Tutti sbuffano e l’unico cuscinetto di gommapiuma che trovano sono gli occhi attenti e disperati di Cristiana.

Sono minuti che corrono e stress che aumenta, domande che non trovano risposta e chiacchiere inutili e sterili.

Tuttocuore non può più aspettare, deve selezionare l’aeroporto d’arrivo: “Signora Quintetti, mi dica la destinazione precisa…” mormora sfinita.

“Ma… insomma: le ho dato tutte le informazioni precise su come voglio sia il mio volo su Roma, cos’altro le dovrei rispondere? Roma, Roma, dove diavolo crede che debba andare? Mi scusi, ma stiamo parlando da un’ora e credevo di aver già spiegato le mie intenzioni! Se poi non è attenta, sta pensando agli affari suoi o non ha voglia di lavorare qui lasci il suo posto a qualcuno che non scalderebbe la sedia inutilmente come invece fa lei!” sentenzia finendo quasi in apnea la signora Quintetti e lasciando interdetta la Tuttocuore che, esasperata, chiede “destinazione Fiumicino, allora, mi conferma?”.

La Quintetti annuisce come se si trattasse di un’informazione di scarsa importanza, guarda altrove, fiaccata dall’evidente inesperienza dell’addetta al banco.

“Questo è il suo biglietto con destinazione Roma – Fiumicino, dal quale potrà allontanarsi con il bus navetta o la metro, linea B…” non riesce a chiudere la sua frase perché la Quintetti, paonazza in volto, ha già aperto la bocca con espressione indignata “mi perdoni, ma so per certo che l’aeroporto di Roma non è raggiunto da quella linea della metropolitana e, soprattutto, non dovrei avere bisogno di una navetta…?!”.

“Lei parla dell’aeroporto di Ciampino, ma non me l’ha specificato nonostante io abbia insistito ponendole varie domande dirette e chiedendole se volesse confermare la prenotazione con destinazione Fiumicino!” afferma, sull’orlo della crisi di nervi, Tuttocuore.

“Ma, mi scusi, non ci giri intorno… ho sempre parlato di Roma e io, per Roma, intendo proprio quell’aeroporto lì, non le pare?!”.

No, che non le pare alla signorina Cristiana Tuttocuore.

Per lei un click vale soldi, un click su un bottoncino piuttosto che un altro vale una grossa differenza, niente è uguale a qualcos’altro, ma per le persone come Flavia Quintetti “è la stessa cosa“.

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