Quanti anni hai?
Ricordi – o sai – chi siano Wanna Marchi e Stefania Nobile?
Io sono nata nel 1986 e ho ricordi lontani del suo personaggio.
Anche se ero bambina mi era comunque molto chiaro fosse un personaggio ingombrante.
Ricordo bene il periodo dell’arresto ma non avendo vissuto gli albori della carriera di Wanna Marchi, mi sfuggiva come mai l’opinione pubblica fosse così sconvolta.
Avvertivo la delusione che si ha quando si scopre che quella parente che non frequentiamo spesso – ma cui vogliamo comunque bene – ha una seconda vita tenuta ben nascosta da anni.
Ingannati o genuinamente offesi per averla sottovalutata tanto a lungo?
Abbiamo la strana abitudine di affezionarci ai personaggi noti.
Davanti a divorzi, morti e crolli delle finanze non riusciamo a fare a meno di sentirci parte del loro dolore!
L’arresto di Wanna Marchi destò poca solidarietà, ma il processo mediatico fu materia preferita degli italiani a lungo.
Netflix ha di recente dedicato alla regina delle televendite degli anni ottanta un documentario in quattro puntate, in cui viene ripercorsa la vita della donna: dalla camera mortuaria dell’obitorio di Bologna – dove lavorava prima di diventare un volto televisivo – all’acquisto della prima macchina fino alla scoperta del talento di saper vendere “persino il ghiaccio agli eschimesi”.
Il successo può dare alla testa?
E’ possibile avere un talento ed esasperarlo fino a farcelo esplodere tra le mani?
Quando è il momento giusto per mettersi un freno?
Ho guardato i quattro episodi in binge watching durante queste ferie Natalizie.
Scorre come un treno su binari ben oliati, tra testimonianze della Marchi e della figlia, ex dipendenti del centralino, collaboratori e giornalisti che hanno incrociato la via dell’imbonitrice.
Le due sorridono senza dichiarare alcun senso di colpa, fiere nell’affermare che “se prometto di venderti una magia e tu ci credi fino a spendere i tuoi soldi, chi è il coglione tra me e te?”
Avrei infilato un trigger warning all’inizio, così per dire.
In un panorama in cui la giurisprudenza non aveva ancora imposto delle leggi in materia, Wanna Marchi – inizialmente da sola e in seguito accompagnata dalla figlia – diventa una delle più funzionanti venditrici televisive.
Il suo personaggio esplode e viene invitata come ospite in diversi salotti incide persino una canzone sull’onda del d’accordo che tormentava i fedeli spettatori delle sue dirette di vendita.
L’impero miliardario della donna nasce con la vendita di prodotti dimagranti miracolosi, fiorisce dopo una prima crisi quando si sposta sulla vendita di numeri fortunati e amuleti e crolla quando una denuncia scoperchia il velo di menzogne e malefatte che foraggiavano l’impero miliardario della donna.
Controverso.
Da guardare.
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