All’inizio dell’anno ho introdotto una mezzora di corsa nella mia giornata.
Ascoltavo saltuariamente podcast da anni ma è con l’inserimento di una sana e buona abitudine che ho ne sedimentato un’altra. Buona, salutare, salvifica.

Durante la corsa, ho iniziato ad ascoltare Dear Alice di Alice Bush, su Spotify.
Mi sono innamorata del formato, della comodità dello schermo spento e l’audio attivo, della leggerezza dell’applicazione.

Choosy?!

Elsa Fornero, nell’ottobre del 2012, usò il termine Choosy in un discorso riguardante la mancanza di ‘coraggio’ dei giovani che, neolaureati, non si tuffavano a capofitto nel mondo del lavoro per iniziare a creare una rete di conoscenze al fine di tracciare un percorso professionale affine ai propri interessi.
Ai tempi, in forze al bar da solo un anno (ma intimamente già pienah) con malcelata frustrazione scrissi un post in cui dicevo che sì – in effetti – se io avevo accettato di spazzare pavimenti, lucidare cessi e tazzine nonostante sogni di gloria molto diversi, perché non avrebbe dovuto farlo chiunque?
Il lavoro c’è, magari non quello dei vostri sogni ma ehi, come vi permettete di desiderare la professione dei vostri sogni?
Quel post non riesco a recuperarlo sul webarchive ma ricordo commenti feroci, un dibattito caldo che mise in evidenza la mia chiarissima insoddisfazione, che però non ero pronta ad ammettere.
Il lavoro mi ha travolta, quell’impiego l’ho mantenuto per diversi anni e finché non si è verificato un evento specifico, credevo la mia vita non sarebbe mai potuta cambiare.
Mi hanno aiutata a scegliere.
Ho capito che, qualsiasi sia la nostra condizione, possiamo scegliere sempre.
Anche di rimanere fermi e insoddisfatti, ovviamente.

Tema, periodicità e altri dettagli

Ritorniamo al podcast: il primo episodio parte dalla fine.
La fine della fase pre-svolta, un attimo prima di imboccare il giro di boa: il momento esatto in cui non ho più potuto negare di essere in pieno burnout lavorativo e, a dirla tutta, anche personale e sentimentale.
Totale.
Il lavoro – quello che ho fatto per dieci anni, quasi tutti con lo stesso contratto a tempo indeterminato – è stato la mia gioia e il mio dolore, una spada di Damocle, la liberazione e la prigionia, la possibilità e l’impedimento.
Un trauma che ancora oggi, quando ne parlo che fa riaffiorare dolore e incubi, tristezza e angoscia.
Il lavoro, la cattiva imprenditorialità, l’incapacità di essere leader validi, il trattamento discutibile dei lavoratori, la mancanza di rispetto verso i loro diritti e anche la scarsa sensibilità verso fallibilità enormi delle quali si nega l’evidenza sono l’oggetto del mio podcast.
Ne parlerò scegliendo macrotemi che sono certa accomunino la situazione di tante persone, offrirò la mia storia, racconterò perché non ho reagito subito, scaverò in tutti quegli angoli di tempo in cui avrei voluto reagire e stavo immobile.
Non sbagliavo io e non lo fate neanche voi, se vi trovate lì.
Ascoltiamoci, parliamone.

Vuoi essere ospite di una puntata?

Sarebbe bello che questo argomento non rimanesse oggetto di un monologo.
Mi piacerebbe parlare insieme ad imprenditori e lavoratori – sardi e non – persone che potrebbero smentirmi o che invece hanno tristemente vissuto – o ancora vivono – la mia stessa esperienza e vorrebbero di confrontarsi per capire quali alternative abbiano.
Mi piacerebbe essere il compendio di tutte le persone che ho incontrato e che mi hanno aiutata: il mio sindacalista, la mia migliore amica, i miei famigliari, il mio ex marito, i miei colleghi con un pizzico di clienti difficili e superiori critici. Sono stati tutti preziosi.
Se volessi partecipare, scrivimi una email a cordacin@gmail.com o contattami sulla pagina collaborazioni, scrivimi su Instagram o Facebook, il calendario editoriale ha una lista ideale di argomenti da trattare ma, al momento, ho solo imposto che la cadenza sia settimanale, tutto il resto verrà da sé.

Potrei dire mille altre parole ma credo di aver scritto fin troppo.
Se vi va, ascoltatemi: il primo episodio è online su Spotify (non credevo ci sarei riuscita, e invece…) ed è dedicato al Burnout lavorativo.
Colgo l’occasione per raccontare tutto partendo da un evento scatenante e poi, a turno, andrò avanti e indietro nel tempo per esaminare vari episodi del cammino.

Ecco la prima puntata: ditemi la vostra!

🎤 Vorresti partecipare ad un episodio del podcast? SCRIVIMI
📆 Vuoi consultare il calendario degli episodi? LEGGI QUI

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