Sometimes you have to break from the grind, clear your mind and enjoy some ME-TIME

Grand Aston Yogyakarta

Passare del tempo soli con i propri pensieri, assecondare corpo e mente con pratiche rilassanti e decidere di coccolarsi un po’ senza pensare a tutto il resto potrebbe sembrare egoistico.
In realtà, le persone appagate raramente sono nervose o irascibili, anzi, esternano felicità e condividono consigli, idee, ispirazioni.

L’ideologia a riguardo si è quindi trasformata, portando alla convinzione che curare il tempo per sé stessi sia un investimento fondamentale.

Il suo nome è “Me-time”

Sono sempre stata una solitaria patentata e non ho mai sofferto la clausura forzata anche se, quando è diventata un obbligo, sfamata la voglia di fare le mie “solite cose”, mi sono guardata intorno.
Ho iniziato a subire il mio contesto perché, per la prima volta, era diventato l’unico nel quale muovermi ed è stato facile notarne i difetti.

Non avendo una routine mirata, oltre a non trovarmi in un ambiente confortevole, sprecavo anche il tempo che, ad un certo punto, non avevo più sotto controllo.

Il tempo per sé stessi non è solo quello in cui ci si strafoga di ciò che ci piace mentre si fa binge-watching su Netflix senza dover controllare l’orario.

E’ più una sorta di oasi in cui stazionare per un po’, concedendoci un’attività piacevole che non sia volta a necessità altrui.

Non deve durare svariate ore e non consiste nello svolgere un’attività specifica.
Parola d’ordine: qualità.
E’ un’esperienza e, come tale, deve coinvolgerci completamente e stimolare ognuno dei nostri sensi.

Viaggio a cinque tappe

Ogni due venerdì, a partire da oggi e per cinque settimane, pubblicherò un post nel quale metterò nero su bianco idee e ispirazioni mirate a vivere del ME TIME di qualità.

L’appuntamento pre-weekend non è casuale 😉

VISTA

Circondati di cose belle: ordine prima di tutto

Entrerei nel vivo con una premessa: l’ordine è fondamentale.
E’ metafora di benessere: ne è sintomo ma, soprattutto, causa.
Se siamo nervosi in un ambiente senza capire il perché potremmo scoprire che il motivo riguardi qualcosa che ci disturba la vista.

Un ambiente caotico impegna la mente, invoca di stare all’erta nel caso in cui volessimo qualcosa che rischiamo di non trovare nel caos.

Sembra sciocco ma è solo vivendo in un ambiente meticolosamente ordinato che si comprende il senso di queste parole: l’ordine dà assuefazione e diventa una necessità.

Abbassa l’intensità della luce

Le luci bianche sono utili negli ambienti in cui si svolge un lavoro – ok in ufficio e sulla scrivania della stanza/studio – ma in quell’angolino in cui vogliamo rilassarci e distendere la mente, dovrebbero dominare le luci basse e calde.

Esistono abat-jour (img 1) che emanano luce con intensità regolabile e diffusione ovattata – regolate con remote control o touch pad – di diverse forme, fattezze e dimensioni.

Curiosa e particolarmente venduta la Lampada Luna ma conoscevate l’esistenza della Lampada Saturno (img 4), con tanto di anelli?

Personalmente amo i fili di lucine Natalizie (img 2) che, ormai da anni, dominano la testiera del mio letto e fungono da luce da lettura.

Infine, poco luminosa e immancabile pezzo d’arredamento, la lampada di sale dell’Himalaya (img 3).

Sfrutta il potere delle candele

In cera o alimentate da batterie, le candele regalano un’atmosfera magica dal punto di vista visivo e, se realizzate con cera profumata, offrono un’esperienza anche dal punto di vista olfattivo (ma a questo argomento sarà dedicato uno dei prossimi appuntamenti).

Candele in cera profumate

Candele a batteria e con telecomando

…last but not least

Il colore e i vari abbinamenti cromatici degli elementi che arredano l’ambiente in cui trascorriamo il nostro me-time è importante.

Fare la scelta giusta totalmente basandoci sull’istinto potrebbe farci fallire, se non sappiamo come orientarci possiamo affidarci ai consulenti presso il negozio dove acquistiamo o farci un’idea dei migliori abbinamenti seguendo alcune regole basilari con la ruota dei colori…

Che ne pensate?
Avete letto qualche consiglio interessante e ancora sconosciuto?

Vi è piaciuta la prima tappa del viaggio sensoriale per regalarci del me-time di super qualità?
Il prossimo appuntamento è tra due venerdì per l’approfondimento nel pianeta dell’olfatto…

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