Macchina fotografica alla mano, sole alto nel cielo e fresco tagliente di una mattina di gennaio: inizia così la mia esplorazione di Bologna.

Ho scelto il Lido di Casalecchio come prima meta del mio tour.

Ha attirato la mia attenzione prima di tutto il resto mentre sfogliavo il libro Il giro di Bologna in 501 luoghi.
Bologna è nell’entroterra, eppure pare esista un Lido in uno dei suoi comuni.
Come è possibile?

Quando mi parlarono della Piccola Venezia in via Piella feci la stessa espressione in effetti e, ancor prima di progettare EsploraBOLOGNA, ero corsa a cercare quell’angolino magico del centro che – come succede sempre a Bologna – si nasconde tra edifici moderni e spunta alla vista del tutto senza preavviso.
Dedicherò un appuntamento anche alla Finestrella, ma ciò che mi è rimasto impresso da quel momento è stato scoprire che l’acqua sia tanto valorizzata da avere una cornice ovunque sia stato possibile concedergliela.
Contrariamente a quanto si potrebbe credere per la presenza delle numerose chiuse, i canali a Bologna hanno una specifica identità per i suoi abitanti.

Il Lido di Casalecchio sorge davanti ad una chiusa, appunto, progettata per ostacolare il percorso del Reno e deviarlo nel Canale.

E’ un luogo che i Bolognesi hanno iniziato a frequentare tutte le volte che il poco tempo impediva loro la fuga lunga verso il mare.
Ideale per trascorrere un pomeriggio domenicale libero, da aprile a settembre è attrezzato come uno stabilimento balneare che offre servizio bar, noleggio lettini, docce e campo da volley.

L’origine del Lido

L’1 ottobre 1893, un violento nubifragio notturno provocò una disastrosa piena del Reno che esondò oltre la chiusa rendendo necessario un intervento per riparare i danni al ponte e riportare il fiume nel suo alveo.
I lavori durarono 34 giorni.
Intanto, lì dove sono stati trascinati sabbia e terra il terreno si livella e, lentamente, inizia a crescere un manto d’erba.

Una seconda esondazione, nel 1966, minaccia il Lido che, fino al 1998 viene abbandonato, per poi essere “restaurato” e reso di nuovo agibile per opera dell’amministrazione comunale e del sindaco Walter Vitali.

Il mio primo incontro con il Lido è avvenuto sotto un sole splendente, in un silenzio quasi totale, mentre, in lontananza, un uomo spargeva pezzi di pane per la gioia di uno squadrone di gabbiani festosi.
Vicini a me, panche, altalene e scivoli vuoti, immobili, puliti.

Paesaggio incantevole e malinconico, vuoto del caos che spesso disordina e sporca, ma anche dell’innocenza e dei grandi sogni che possono nascere tra le pagine di un libro letto all’ombra e un rincorrersi tra foglie cadute seccate dal sole estivo.

Come si raggiunge?

Se girate per Bologna con l’autobus, è impossibile non conoscere Casa della Conoscenza: una delle fermate in cui si incrociano più linee e dove passa anche il 94 con il quale, in pochissimi minuti si può raggiungere la fermata Lido di Casalecchio in via Ronzani.

Una volta scesi in via Ronzani, si deve raggiungere il lato opposto della strada e imboccare la traversa via Genova (o anche Via del Lido, poco distante) fino a che non si incrocia la distesa di erba incorniciata dal fiume che, come pillola dolorosa di fine trattato, vi ricordo non essere balneabile.

Consigli per gli acquisti

Fonti
Serena Bersani
Bolognabyme
Comune di Casalecchio

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