Non ho mai avuto un contratto di lavoro del genere, in vita mia, e magari sto cantando vittoria troppo presto.

E sapete che c’è? Non me ne pò fregà de meno U_U

Finché dura, io me lo tengo e me ne vanto e stra-festeggio, che altrimenti sarei davvero un insulto a chi il lavoro non lo ha!

Insomma, il mood odierno è quello di godermi il mio stato di lavoratrice, ergo: spendere e spandere… scelta rischiosa, ma essendo il mio giorno libero, tra una commissione e l’altra, è stata dura stare con le mani in mano senza cedere.

Infatti, ho ceduto e sono andata in cartoleria, dove vendono anche libri di narrativa, e ho dato un’occhiata agli scaffali.

Se siete miei amici su Anobii avrete visto il mio ultimo movimento: per la ggioia della mia libreria virtuale e anche quella vera – che inaugura, per l’occasione, un nuovo scaffale occupato – ho acquistato La solitudine dei numeri primi e Le avventure di Oliver Twist.

Ho sempre avuto il sogno di collezionare tutti i più importanti classici per i ragazzi, libri per adulti, libri moderni e grandi nomi del passato… non ci sono limiti alla cultura, io voglio lavorare e sfiancarmi per creare il mio paradiso personale e libri e DVD sono il principale soggetto delle mie spese.

Altro che venticinquenne shopping-aholic che compra solo vestitini, scarpe e borse. Oh, certo, borse e scarpe sono un altro grande buco nero dove spariscono i miei soldini, ma ci vado più cauta (dal momento che un libro costa massimo dieci euro e rimane lì, intonso e inusato, sempre presente – al massimo ingiallito – mentre una borsa o una scarpa si logorano e passano di moda).

Le conseguenze di un contratto di lavoro che finge di prometterti che lavorerai per tutta la vita (notare il verbo fingere, vorrei sempre tenere a mente che la forma indet. è l’unico mezzo per cui sono agevolati e costo poco, regalandomi un illusione… speriamo che duri più a lungo possibile) sono anche legate ai sogni che inizi a vedere più concreti del solito.

Una bella wishlist che inizia a materializzarsi davanti ai tuoi occhi, anche mentre dormi.

Ti abituano a pensare che senza un contratto a lungo termine non puoi fare niente di niente quindi, quando ce l’hai, inizi a immaginare di poter fare tutto. Anche spostare l’asse di rotazione del pianeta, volendo.

Insomma, m’è venuto in mente il vecchio sogno di acquistare una casa, possedere la classica abitazione al mare che molti hanno voluto concedersi, in seguito ad anni e anni di lavoro subordinato e sacrifici immensi, e che anche io vorrei poter avere. Non tanto per lo status che ne deriverebbe, solitamente me ne frego di seguire mode, ci sono cose che però mi piace potermi concedere e i piani della mia vita prevederebbero principalmente questo.

Mica mi auguro di diventare ricca sfondata, io sono certa di voler sempre lavorare, faticare anche, muovere il didietro e arrivare al tanto agognato posto sicuro una volta per tutte – che se non fosse questo, sarà il prossimo, o chissà quale e quando, ma lo avrò!! – che dovrà giungere nel momento in cui sarò disposta ad accendere un mutuo – nelle possibilità che mi verranno concesse – e allora sarà l’inizio dell’avventura.

Facendo di testa mia, io viaggio ottimamente, faccio scelte toste, ma mi so regolare, sono moderata e reputo di avere l’intelligenza per farcela, anche la pazienza. Del resto, sono nata per questo, ho capito quali sono i miei desideri e so che sono il motore di ogni giorno, per me.

Quando il profilo è basso, coltivo le mie collezioncine, quando il profilo è medio, inizio a immaginare di cambiare la macchina, arrivando a quello alto c’è pure la casa.

Ecco, appunto, tra i libri e la casa, c’è la macchina.

Solo il Padreterno sa cosa verrà fuori da questo sogno, ma sento che forse la volta buona sta arrivando e io la macchinina nuova me la prendo :D

Sono felice solo a poterlo immaginare, a poterlo scrivere… anche se poi magari non sarà possibile.

Per altro, i miei ex titolari chiedono ancora di me a mio padre che, con nonchalance, racconta le novità lasciando leggere tra le righe che ho chiuso una porta e ho aperto un portone e loro – che magari vorrebbero pulirsi la coscienza dicendo che sono dispiaciuti (adesso, dopo che mi hanno lasciata col culo per aria improvvisamente e che si è scoperto che era solo una “prova” perché, alla fine del mese, era l’altra ultima arrivata a essere la prescelta per il licenziamento effettivo) – possono anche risparmiarsela perché a me non dispiace affatto ^_^

Quando l’anno scorso sono entrata a lavorare all’aeroporto mi ero detta che “sono entrata lì per comprarmi la macchina” e forse, questo ritorno al luogo del misfatto, è proprio perché la mia promessa possa essere mantenuta!

Mentre, per la casa, io direi che mi accontenterei di Pula…

…a Santa Margherita…

…o anche Chia, volendo…

Non amo l’idea di comprare casa in uno di questi luoghi solo perché sono incantevoli, è che ho iniziato a conoscerli e a visitarli da quando sto con Fidanzato, perché lui è originario di una zona vicina e moltissimi dei nostri bei momenti sono fermi lì.

Come potrei non conferire una magia in più a questo paradiso terrestre?

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